I territori vesuviano e sommano si differenziano per alcuni aspetti ambientali e si accomunano per altri, in particolare per la forte antropizzazione che caratterizza i versanti più bassi di entrambi i rilievi. Per quanto attiene le differenze, va detto che il primo si presenta più arido e assolato, con una tipica vegetazione spontanea di tipo mediterraneo, pinete artificiali e boschi di leccio, con questi ultimi che stanno lentamente recuperando rispetto ai pini e che pertanto stanno riformando la splendida foresta mediterranea; il secondo è più umido con una vegetazione boschiva che ricorda quella di tipo appenninico, con boschi misti di castagno, querce, ontano, aceri e lecci; tra questi si incontra, anche se raramente, la splendida betulla, presenza davvero inconsueta in un ambito mediterraneo.
La colonizzazione dei suoli lavici, ha inizio poco dopo il raffreddamento ed è dovuta al lichene Stereocaulon vesuvianum, che ha forma di corallo, colore grigio ed è il primo essere vivente a insediarsi sulla lava raffreddata preparando il suolo per l’attecchimento delle piante. Ricopre interamente le lave vesuviane e le colora di grigio, facendo assumere alla lava riflessi argentati nelle notti di luna piena.
L’elenco floristico comprende ben 906 specie diverse. Tra queste sono da evidenziare presenze di grande interesse, quali ad esempio, l’Acero napoletano, l’Ontano napoletano, ed Helicrhysum litoreum, particolarmente frequente sul Vesuvio. Da segnalare anche l’alto numero di specie di orchidee, ben 23, e la ginestra, presente anch’essa in diverse specie: Genista tinctoria, Genista aetnensis, quest’ultima importata dall’Etna nel 1906 e oggi ampiamente distribuita su tutto il territorio vesuviano.
- Le specie pioniere – Dopo un’eruzione, quando la lava si è raffreddata e consolidata, il substrato appare completamente privo di vegetazione e di humus; eppure oggi, osservando il Somma-Vesuvio, non si può fare a meno di posare lo sguardo sulle tante aree ricoperte da vegetazione rigogliosa, associazioni di macchia mediterranea e formazioni forestali.
- La Macchia e i Boschi – Con il termine di macchia mediterranea si indicano formazioni vegetali composte da arbusti e piccoli alberi (massimo 4-5 metri), generalmente sempreverdi, talora profumati, che creano una fitta ed intricata vegetazione, con composizione floristica molto variabile dovuta al tipo di substrato, a fattori climatici e topografici ed alle attività umane.
- Il Ginestreto – Le ginestre sono tipiche di molte associazioni vege- tali della macchia mediterranea; in area vesuviana caratterizzano fortemente ampie zone del Parco, tanto che il giallo intenso della loro fioritura rappresenta il colore dominante dei paesaggi vesuviani in primavera.
- Le Orchidee – Le orchidee rappresentano una delle famiglie vegetali più ricche di specie al mondo: se ne contano, infatti, più di 25.000 tipi differenti, diffuse su tutta la superficie terrestre, ad eccezione delle regioni con climi molto freddi o desertici.
Parco Nazionale Vesuvio:Superficie a terra: 8’482.00 ha Fauna protetta: 79 specie Habitat: 4 tipi Regioni: Campania Province: Napoli Comuni: Boscoreale, Boscotrecase, Ercolano, Massa di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre del Greco, Trecase Provv.ti istitutivi: L 394 06/12/1991 – DM 04/12/92 – DM 04/11/93 – DM 22/11/94 – DPR 05/06/95 Elenco Ufficiale AP: EUAP0009 |
Ente Gestore: Ente Parco Nazionale del Vesuvio |