Giovani studenti tra turismo e territorio’ è il tema del convegno organizzato dalle classi terze dell’istituto comprensivo 1° Cangemi di Boscoreale e in programma lunedì dalle 9,30 nella palestra dell’istituto.
- Dopo i saluti di Pasquale Di Lauro, sindaco del Comune di Boscoreale,
- Carmela Mascolo, dirigente scolastico,
- Raffaele Auricchio, presidente del Consiglio d’Istituto, ci saranno gli interventi.
- Si alterneranno
- Raffaele De Luca, commissario straordinario Ente Parco Nazionale del Vesuvio,
- Gabriel Zuchtriegel, direttore Parco archeologico di Pompei,
- Tiziana Castellano, presidente Pro loco Villa Regina,
- Francesco Paolo Oreste, ispettore Polizia di Stato e scrittore, e
- Tonino Scala, scrittore.
- Collegamenti Skype con
- Robin Summa, artigiano francese e mascheraio, e
- Giuseppe Vitiello, chef boschese in Francia.
- Modera la docente Maddalena Pinto.
“Gli alunni delle classi terze della Scuola secondaria di I grado – spiega la dirigente, dottoressa Carmela Mascolo – si sono preparati per incontrare esperti ed istituzioni del territorio Vesuviano, con l’intento di approfondire le tematiche correlate alla tutela del patrimonio archeologico e culturale, ad un possibile sviluppo turistico, alla riqualificazione ambientale ed urbanistica, alla fruizione dei beni museali ed alla promozione di servizi per i giovani. L’intento è quello di offrire ai nostri ragazzi itinerari progettuali volti a promuovere la capacità di studiare un contesto territoriale ricco di patrimoni archeologici, risorse naturali e culturali.
Il patrimonio archeologico è una risorsa di grande importanza per il nostro territorio e dovrebbe essere al centro delle attività educative, punto di partenza per sviluppare competenze, saperi ed abilità trasferibili e trasversali a diverse discipline, per organizzare processi di apprendimento e per promuovere il sapere”.
Secondo la dirigente “le conoscenze storico-archeologiche e del patrimonio storico-artistico del territorio locale giocano un ruolo determinante per la formazione di una identità e memoria storica condivisa del proprio passato e possono contribuire ad acquisire le basi per una giusta valorizzazione e fruizione dei beni culturali locali”. FONTE: ANSA