Dal 2014, il 30 dicembre di ogni anno, il Parco della Murgia Materana organizza a Matera “Case Ospitanti”, il “trekking fatto in casa”, un modo nuovo per conoscere il territorio e i suoi abitanti. È la proposta invernale con la quale il Parco della Murgia Materana vuole consolidare il legame tra l’area protetta istituita con Legge Regionale n. 11 del 3 aprile 1990 e gli abitanti dei Rioni Sassi. Un invito alla comunità e al sempre crescente numero di curiosi provenienti da lontano a effettuare, al termine di un anno di lavoro, un percorso di conoscenza dell’architettura e del tessuto urbano dei Sassi, dell’arteria settecentesca, dei suoi abitanti e del grado di ospitalità degli stessi, dello stretto rapporto che lega i due versanti della Gravina di Matera. Case Ospitanti stabilisce uno stretto legame tra i residenti dei Sassi e il paesaggio, accompagnando il visitatore lungo percorsi di conoscenza intima, il modo più diretto per conoscere non solo la storia, la natura, i monumenti, ma anche la comunità che abita i Sassi, scoprendo i suoi gusti, le passioni e le motivazioni di coloro, ancora tanti, che hanno deciso di arginare la massificazione del turismo. Un’iniziativa che rafforza il rapporto tra città e Parco, legati tra loro per le origini remote in maniera indissolubile e che l’Ente Parco con questo e con altri eventi vuole rimarcare e consolidare. Un evento che mette in evidenza il grande connubio esistente tra ambiente murgiano e antichi rioni, proponendolo a un pubblico variegato e dalle più svariate provenienze. Ospitare nei propri salotti ogni 30 dicembre, da otto edizioni, artisti, mostre fotografiche e un pubblico curioso, è la maniera più calda per dare il benvenuto a Matera a tutti coloro che, con discrezione e rispetto, decidono di scoprire la città e il Parco. Case Ospitanti racconta il Parco della Murgia Materana anche attraverso un percorso fotografico itinerante, che consolida il legame tra l’area protetta e il centro abitato. Un nastro rosso che guida gli ospiti nelle diverse abitazioni e scatti fotografici che i visitatori trovano all’interno delle case, poggiate sulle librerie, sui mobili della cucina, sul tavolo del salotto o semplicemente appese al muro al posto di dipinti pregiati. «continua – EMOZIONI. Arte Cultura Territori.»