- Dall’Abruzzo alla Basilicata, da Roma all’Umbria passando per la Puglia, il Molise e la Campania: il Giro d’Italia, il prossimo maggio, attraverserà buona parte del centro e del meridione d’Italia ma per quest’area ha scelto Napoli come sua capitale.
28/11/2022 – Si è tenuto questo pomeriggio, nella Sala “Mariella Cirillo” di Palazzo Matteotti, l’incontro con RCS Sport e le città di tappa del Centro e del Sud (da Roma alla Basilicata) per la condivisione delle strategie di marketing e promozione che la Corsa rosa offre ai territori ospitanti. Il Sindaco Metropolitano Manfredi: “Tante di queste realtà strettamente legate culturalmente a Napoli, questa è un’occasione di incontro per mettere in campo strategie comuni anche di tipo sportivo. Il giro è un veicolo di grande promozione turistica dei territori. Il grande successo della tappa della scorsa edizione ci ha aiutati in quella che può essere considerata un’eccezione, avere il Giro per due anni consecutivi nello stesso luogo”
Dall’Abruzzo alla Basilicata, da Roma all’Umbria passando per la Puglia, il Molise e la Campania: il Giro d’Italia, il prossimo maggio, attraverserà buona parte del centro e del meridione d’Italia ma per quest’area ha scelto Napoli come sua capitale. Dopo Milano per il Nord, è stata infatti scelta Napoli per il workshop promosso dagli organizzatori – tenutosi questo pomeriggio nella Sala “Mariella Cirillo” della sede della Città Metropolitana di Napoli in piazza Matteotti – con i rappresentanti delle città di tappa del Centro e del Sud per condividere le opportunità che la Corsa rosa offre in termini di marketing e promozione territoriale. All’incontro ha preso parte il Sindaco della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi. “Oggi a Napoli ci sono le città del Centro e del Sud che ospiteranno le tappe del Giro d’Italia. Tante di queste realtà, da Venosa a Vasto sono strettamente legate culturalmente a Napoli, e questa è un’occasione di incontro per mettere in campo strategie comuni anche di tipo sportivo. Il giro è un veicolo di grande promozione turistica dei territori”, ha affermato il primo cittadino metropolitano. “Il grandissimo successo della tappa dello scorso maggio – ha proseguito il Sindaco Manfredi – che ha avuto un’audience televisiva straordinaria e un forte impatto anche a livello internazionale, ci ha aiutati a far tornare il Giro a Napoli anche per l’edizione 2023. Questo è un momento in cui Napoli, su tutti i mercati, è fortemente gradita, è un momento d’oro per la nostra città e queste circostanze hanno convinto gli organizzatori a concedere quella che può considerarsi un’eccezione: infatti è assolutamente raro che il Giro faccia tappa per due anni consecutivi nella stessa città e, invece, il prossimo anno, avremo un’altra grande frazione che parte e arriva a Napoli e attraverserà tutta la penisola sorrentina”.
La tappa Napoli – Napoli, voluta dalla Città Metropolitana di Napoli anche per il 2023 per promuovere lo straordinario patrimonio paesaggistico e culturale che solo il nostro territorio può offrire, sarà la sesta del Giro. È in programma per l’11 maggio, toccherà alcuni dei luoghi più belli al mondo, come Napoli, il Vesuvio, Pompei, le meraviglie delle due costiere, amalfitana e sorrentina, il Parco archeologico di Ercolano e la Reggia di Portici, il Miglio d’Oro, e sta ricevendo fin d’ora riscontri positivi in termini di flussi e appeal turistico-culturale. “Quella del maggio scorso – ha affermato Roberto Salamini, responsabile marketing di RCS Sport – è stata una tappa clamorosamente bella, sia dal punto di vista sportivo che dal punto di vista paesaggistico, con gli splendidi panorami che abbiamo raccontato a tutto il mondo, per cui siamo felicissimi di tornare”.
L’impatto mediatico Nel corso dell’incontro, che è stato aperto dal Consigliere Delegato allo Sport della Città Metropolitana, Sergio Colella, sono stati presentati i numeri dell’impatto mediatico che la Corsa genera. Il Giro d’Italia offre visibilità internazionale ai territori attraversati, con una ricaduta turistica ed economica di grandissimo valore, come testimoniato da specifiche analisi tecniche. La Corsa rosa conta, infatti, una copertura televisiva che copre i cinque continenti, con 200 Paesi collegati, con un’audience tv globale, per l’ultima edizione, di 651 milioni di telespettatori. Forte anche la presenza dei media, con 878 giornalisti e 275 fotografi rappresentativi di 560 testate internazionali, nazionali e locali, con 81.500 articoli pubblicati, solo nelle tre settimane del Giro. Di grande impatto anche la piattaforma multimediale, con 210 milioni di pagine viste e una comunità social di 4,2 milioni di utenti per 800 milioni di total impressions sui social media e 180 milioni di visualizzazioni video.
Da non trascurare il grande fascino che la Corsa rosa esercita per appassionati, tifosi e curiosi anche nella modalità più tradizionale: lo scorso anno, ad esempio, sono stati 10 milioni e 400mila gli spettatori cha hanno voluto assistere dal vivo al passaggio della Carovana con una forte presenza di ragazzi sotto i 14 anni, a testimonianza che si tratta di un evento che coinvolge anche i più giovani. L’organizzazione realizza, inoltre, una pubblicazione, in italiano e in inglese, il Tv Roadbook, in più di mille copie, con tutte le informazioni sulle Città di tappa e sui percorsi attraversati dedicata ai giornalisti accreditati che viene utilizzata dai commentatori tv di tutto il mondo.
I progetti speciali e gli eventi collaterali Nel corso del workshop sono stati, inoltre, illustrati i progetti speciali e gli eventi collaterali (Italia in rosa, Giroland, Biciscuola, Ride Green, Giro E, Giro Awards e Fate il vostro giro) che saranno messi in campo dall’organizzazione presso le città di tappa per una migliore promozione e valorizzazione del territorio.