Il silenzio dei ragazzi, il filo conduttore di questi racconti, in cui si intrecciano profili emotivi singolari, unici, che trovano la forza di reagire alle ansie della vita, liberandosi dalle proprie paure.
Le storie raccontate offrono spaccati di realtà quotidiane, e sottolineano il piacere e la sicurezza che trasmettono i luoghi d’origine, ma anche i limiti legati a vite di sacrifici, che diventano pesanti zavorre.
Da qui nasce il desiderio di evadere, di ascoltare le voci della natura che stimola l’immaginazione. Così, ad esempio, Gianni impara a prendersi cura degli altri e quindi anche di se stesso, Mimmo assaggia il sapore della speranza attraverso il fascino della musica, Fatima incarna la nostalgia per le proprie origini e l’importanza della cultura che rende liberi, Sibilla espri- me il vuoto interiore che lacera dopo una scomparsa.
Tutti i personaggi sono particolari: attraverso le emozioni riescono ad andare oltre ciò che gli è concesso.
Angela Procaccini racconta l’importanza del sogno, della speranza in qualcosa di nuovo che possa far dimenticare la sofferenza.
Il silenzio degli adolescenti è la voce degli adolescenti attraverso le parole di Angela.
Ci si può sentire soli tra tanta gente? Ci si può rattristare per un mancato corso di musica se non hai nemmeno da mangiare? Ma Mimmo era così, occhi pungenti come spilli e animo sensibile, anche se i grandi, gli uomini della famiglia e del paese, gli dicevano: “Pensa a fare quello che devi fare... e presto! Fa’ l’uomo!”. Pag. 20
- Dialogheranno con Angela Procaccini
- il “padrone di casa” Sasà Landolfi, ingegnere e promotore culturale,
- Piero Antonio Toma, giornalista e scrittore,
- Lino Zaccaria, giornalista e scrittore,
- Silvana Guida, promotrice culturale attraverso la “Blu Parthenope eventi e comunicazione”.